Formazione e Presidio nei luoghi del tempo libero dei bambini e degli adolescenti contro il cyberbullismo

Acronimo

GUARD2

Anno di inizio

2022 Chiuso

Responsabile scientifico

Sella Lisa

Capofila

UISP Comitato Territoriale Ciriè Settimo Chivasso

Committente

Commissione Europea (Erasmus+ KA210-ADU)

Abstract

In Europa non esiste una definizione uniforme di cyberbullismo. Paesi in cui le molestie sul web, i ricatti e le estorsioni non sono considerati bullismo. Paesi in cui il fenomeno è praticamente ignorato. Paesi in cui esiste un rigido sistema sanzionatorio e l’elenco dei reati considerati parte del fenomeno è lungo: molestie, violenza, minacce, insulti, diffamazione, stalking, ricatto ed estorsione.
Così, in assenza di un reato specifico che definisca il cyberbullismo, ogni Paese applica la propria legge; secondo il rapporto “Kids Online” (2012), è interessato dal fenomeno il 6% dei giovani nella fascia d’età tra i 9 e i 16 anni. Da allora le cose sono peggiorate: secondo il rapporto “Net Children Go Mobile” è vittima di cyberbullismo il 12% dei giovani tra gli 11 e i 16 anni. Inoltre, in tutta Europa, solo il 7% dei giovani vittime di cyberbullismo ha informato gli insegnanti o i genitori. Uno dei problemi più gravi, infatti, è proprio l’assenza di adulti di riferimento: il 60% delle vittime non si rivolge a nessuno soprattutto perché non sa a chi rivolgersi. Infine, recenti statistiche confermano che c’è una crescita esponenziale del fenomeno del cyberbullismo, facilitata dai lunghi periodi di blocco causati dalla pandemia.
L’obiettivo generale del progetto è quello di fornire ai professionisti del settore sportivo e socio-culturale le competenze chiave per identificare le vittime e gli agenti del cyberbullismo, al fine di prevenire la minaccia nella fascia di età compresa tra i 6 e i 18 anni nei contesti ricreativi. Combattere, prevenire e sensibilizzare contro il fenomeno del cyberbullismo nei contesti in cui i bambini e gli adolescenti trascorrono il loro tempo libero, prestando particolare attenzione alle ragazze in quanto principali obiettivi della minaccia. L’idea del progetto è quella di preparare e implementare corsi di formazione per professionisti da svolgere a distanza e/o in presenza (a seconda della situazione pandemica) con partecipanti provenienti da diversi Paesi utilizzando i parametri identificati attraverso lo scambio di buone pratiche e i focus group, con una conseguente valutazione d’impatto dei risultati.
Risultati attesi: Sensibilizzazione e formazione di professionisti orientata alla creazione di antenne culturali che intercettino e prevengano i casi di cyberbullismo nei contesti di tempo libero di bambini e adolescenti. Identificazione di strumenti e metodologie disponibili per la formazione di educatori, professionisti dello sport, operatori sociali contro il cyberbullismo.

Il progetto produrrà come output Corsi di formazione da realizzare nei Paesi partner, relazioni di focus group, Linee guida per la formazione degli operatori del settore sportivo, dei contesti socio-culturali contro il cyberbullismo per la fascia d’età 6-18 anni, grazie all’analisi delle buone pratiche e alla valutazione d’impatto una griglia di indicatori per la costruzione di corsi di formazione. Raccolta di buone pratiche.