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Ghiglione Giovanni
Ghiglione Giovanni
Ricercatore

Corso Ferdinando Maria Perrone 24, 16152 - GENOVA

010-6598798

giovanni.ghiglione@ircres.cnr.it

Giovanni Ghiglione si è laureato in Lettere nel 1990 all’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi sulla Storia della Liguria nel Medioevo (110/110). Nel 2001 è ricercatore al CSST (Centro di Studio sulla Storia della Tecnica) CNR di Genova, linea di ricerca “Storia dell’evoluzione del sapere tecnico” (responsabile Prof. Carlo Maccagni). Tale ambito di studi – settore storico particolare e disciplina relativamente recente – ha incoraggiato l’interazione con altri settori della ricerca storica, economica, geografica, archeologica e della cultura materiale. Ha partecipato a vari progetti e ha promosso diverse collaborazioni seguendo nuovi interessi di ricerca, l’evoluzione delle tematiche e della rete scientifica del CNR: da CSST a Sezione genovese dell’ISEM (Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea) nel 2002 e, nel 2014 quest’ultima in sezione Genovese del nuovo Istituto IRCrES. Attualmente è ricercatore all’IRCrES, Sezione di Genova e partecipa al Progetto “Patrimonio Culturale” (responsabile Antonella Emina) e alla tematica “Storia, Arte e Patrimoni Culturali in un’economia sostenibile”. Sul paesaggio terrazzato ligure impegna parte della sua attività di ricerca, affronta diverse problematiche che lo coinvolgono, dallo spopolamento di vaste zone interne della Regione, alla mancata manutenzione dei muri a secco (le cosiddette “fasce”) che provocano continui dissesti idrogeologici. Questione che negli ultimi decenni sollecita la salvaguardia e il recupero di questo ambiente anticamente antropizzato, dove convergono studi multidisciplinari tesi ad una soluzione complessiva del problema abbandono/dissesto verso il recupero e nuove opportunità lavorative. Ha evidenziato tra l’altro, in vari interventi la validità dell’antica tecnica costruttiva delle “fasce”, apparentemente semplice, messa in atto da generazioni di contadini e che ha ottenuto, il riconoscimento UNESCO (28 Novembre 2018) come “Arte della costruzione dei muri in pietra a secco, conoscenze e tecniche”, nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, categoria immateriale.

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